Allarghiamo lo sguardo sull’Astigiano

Allarghiamo lo sguardo sull'Astigiano

1

Ad Asti
l'Acquario preistorico

Il Mare Padano è ancora tra noi: basta lasciarsi incantare davanti all’Acquario preistorico, parte integrante del Museo dei fossili. Lo spicchio vivo di mare tropicale ricrea l’ambiente della barriera corallina, di un fondale ricco di biodiversità in cui i coralli offrivano riparo a pesci, molluschi e crostacei. Gli studenti in visita vengono invitati a riflettere sulla necessità di salvaguardare le barriere coralline minacciate dall’aumento della temperatura degli oceani, l’acidificazione delle acque e la pesca a strascico, le cui reti determinano la distruzione dei fondali.

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Info: 0141.592091.

2

A Cocconato
il Borgo più bello

La Riviera del Monferrato vi attende con il titolo, riconfermato ormai da parecchi anni, di Borgo più bello d’Italia. Nell’Astigiano può competere soltanto Mombaldone, appartato centro della sempre fortemente seducente Valle Bormida. Camminare o pedalare è un piacere sia nel paesaggio, che circonda l’antico borgo di Cocconato, che nelle stradine del centro storico, tra fieri alberi, come le palme, che segnano il passaggio. Oltre alla parrocchiale, soffermatevi davanti alla chiesa della Santissima Trinità (1617) che la popolazione volle costruire come voto contro la peste.

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Info: 0141.907007.

3

A Montechiaro
si scopre il Romanico

La chiesa dei Santi Nazario e Celso è una delle perle del Romanico astigiano, davvero perfetta per rappresentare la solenne semplicità dei luoghi di sosta dei pellegrini. Oggi questo grande patrimonio storico, artistico e culturale viene fatto conoscere dall’Associazione In Collina che promuove visite guidate e lascia aperte le chiese, a cadenza regolare, per buona parte dell’anno. Tra le pievi rientrano la splendida Abbazia di Vezzolano (Albugnano), con lo storico Meleto, il gioiello di San Secondo a Cortazzone e Santa Maria di Riparuta, per tutti la chiesa di Viatosto ad Asti.

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Info: 333.1365812.

4

A Castagnole Lanze
il portico dell'amore

Gocce azzurre come lacrime, omaggio all’amore drammatico. Castagnole ha un bel centro storico e il Portico Tristano e Isotta vi rapirà: dotato di un allestimento sonoro, al decimo minuto di ogni ora regala le note di “Flow my tears (Scorrete le mie lacrime) di John Dowland (1563-1626). La mano sapiente del Maestro Vincenzo Piccatto ha anche trasformato i portici di via Bettica in archi a più colori mentre il territorio visto da un altro artista, Beppe Gallo, arricchisce la facciata della casa di fronte. Non perdetevi la salita alla Torre del Conte Ballada di Saint Robert.

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Info: 335.8489162.

5

A Castelnuovo Calcea
il Parco artistico

Le grandi sculture di Lele Luzzati sorprendono fin dall’ingresso del Parco artistico “Orme su la Court”, nel cuore del 51° Sito Unesco, dove Ugo Nespolo ha realizzato l’installazione La porta sul vigneto e Giancarlo Ferraris un’opera dedicata a Umberto Eco. C’è da farsi girare la testa (a proposito: non perdete le teste segnapalo poste all’inizio dei filari di barbera) per il tanto da vedere, in un paesaggio che si fa studiare dall’alto dell’Osservatorio. Situato a Castelnuovo Calcea, il parco è a pochi chilometri di distanza dalla Riserva naturale della Val Sarmassa.

6

A Monastero Bormida
le Panchine letterarie

Sedersi in un libro aperto e stare immersi nelle parole di Augusto Monti, Beppe Fenoglio e Cesare Pavese: succede a Monastero, dove il Comune ha sistemato tre Panchine letterarie all’ombra del castello medioevale (ospita interessanti mostre d’arte). Dunque c’è solo l’imbarazzo della scelta: meglio infilarsi tra le pagine di Fenoglio (“Un giorno di fuoco”), Pavese (“La luna e i falò”) o Monti

(“I Sanssôssì”), che a Monastero nacque e nella cui casa natale, nell’antico mulino Polleri-Balocco, sta prendendo forma la “Casa delle Sementi”? Il progetto è un inno alla biodiversità.

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Info: 0144.88012.

Grazie a Sabina Darova, più brava di me nel fotografare le Panchine letterarie di Monastero.