Sabbie a Brachiopodi di Capriglio

MARE IN COLLINA

Il monticello che si vede qui di fianco è quello che resta del fondo del mare di 2 o 3 milioni di anni fa, sollevatosi fino a qui (siamo a 230 metri di quota) a seguito delle forti deformazioni della crosta terrestre che hanno originato le Alpi. Era un mare poco profondo e caldo, ricchissimo di vita e proprio in queste sabbie giallastre, cementate dal tempo (nello strato indicato come A nella foto) si è accumulata una quantità incredibile di conchiglie; fossili appartenenti tutti ad una stessa specie assai curiosa: la Terebratula ampulla, un brachiopode estinto dal caratteristico guscio di forma pentagonale. A cosa si deve questa eccezionale concentrazione di resti fossili, presente solo a Capriglio? Gli scienziati sono perplessi: servirebbero studi approfonditi per svelare il mistero.

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Il golfo padano nell’Epoca Pliocenica (5,3 – 2,6 milioni di anni fa).

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Parete dell’affioramento, Formazione delle Sabbie di Asti in cui sono evidenziati gli strati fossiliferi caratteristici ed esclusivi di CaprigIio.

CREATURE ELEGANTI

I brachiopodi un tempo erroneamente classificati come molluschi, sono animali bentonici che vivono ancorati al fondale marino grazie a un curioso peduncolo. L’incredibile varietà di forme di questi organismi primitivi ha affascinato tra gli altri il celebre filosofo, biologo, e disegnatore Ernst Haeckel, che gli ha dedicato la tavola qui riprodotta.

2) Schema brachiopode

Sezione longitudinale di una conchiglia di brachiopode con le principali caratteristiche anatomiche e la complessa disposizione degli organi interni.

4) Terebratula ampulla

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Fossile di Terebratula ampulla dove è ben visibile il caratteristico foro da cui fuoriesce il peduncolo.

FOSSILI VIVENTI

I brachiopodi sono animali di origine antichissima, tra i primi a colonizzare gli oceani, ad esempio il genere Lingula che conta una quindicina di specie viventi è rimasto pressoché uguale per oltre 400 milioni di anni! Fu proprio studiando questa similitudine che Charles Darwin coniò il suggestivo termine di “Fossile Vivente” con cui si indicano gruppi di animali e piante che sono sopravvissuti per un tempo incredibilmente lungo come il famoso pesce celacanto (ma anche squali, coccodrilli, limuli, felci arboree, Ginkgo biloba ecc.)

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Ernst Haeckel e la sua tavola dedicata alla Terebratula, estratta dal celebre libro Kunstformen der Natur (1904).

spirobranchia
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Charles Darwin giovane (circa 1830) padre della teoria dell’evoluzione delle specie vegetali e animali per selezione naturale: uno dei fondamenti della scienza moderna.

CONCHIGLIE SOPRAVVISSUTE

Nello strato superiore dell’affioramento fossilifero, perciò più recente (B nella foto) si concentrano i gusci di numerose specie di molluschi bivalvi; tranne le 2 specie indicate con il simbolo † , le altre sono ancora presenti nei nostri mari: Aequipecten opercularis e Mimachlamys varia, noti entrambi come canestrello, pescati e anche allevati per il consumo sono delle piccole capesante, particolarmente apprezzate nell’alto Adriatico.

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