25 Set 2017
Guardiaparco nei SIC: ieri a Valmanera per l’apertura della caccia
Azioni di informazione per i residenti e chi frequenta i quattro siti di Asti e Rocchetta Tanaro
Dalle aree protette ai siti di interesse comunitario: si estende sul territorio astigiano la presenza dei guardiaparco del Parco Paleontologico.
Ieri il personale in divisa ha operato nel SIC Valmanera in occasione dell’apertura della stagione venatoria. Nel grande polmone verde a due passi dalla città, a differenza degli altri tre siti tutelati, non vige il divieto di caccia, ma l’obbligo di rispettare alcune restrizioni per tutelare l’habitat e la fauna: in particolare non si possono utilizzare munizioni con pallini di piombo.
Quattro i guardiaparco in servizio (Roberto Gallo, Luigi Iguera, Roberto Lazzarino e Sergio Pagani) insieme al responsabile della vigilanza Carlo Carbonero. Situazione tranquilla, anche facilitata dal fatto che i due ATC (Ambito territoriale di caccia) erano stati avvisati nelle settimane scorse dall’Ente Parco sulle restrizioni all’attività venatoria nei boschi di Valmanera.
“Lo spirito con cui il nostro personale opera da alcuni mesi nei SIC – indica il presidente del Parco Gianfranco Miroglio – non riguarda tanto l’aspetto repressivo quanto quello informativo sulle normative che si attuano in questi luoghi: vogliamo aiutare chi vi risiede, o li frequenta, ad adottare comportamenti corretti. Anche per questo l’approccio con i cacciatori ieri non è stato di carattere sanzionatorio ma volto al dialogo e all’informazione, con l’obiettivo di registrare il nominativo di chi poteva non essere in regola e di multarlo successivamente se accertato nuovamente il mancato rispetto delle regole”.
L’azione di informazione e vigilanza, da sempre assicurata al parco naturale di Rocchetta Tanaro e nelle due riserve (Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande, Val Sarmassa), negli ultimi mesi è divenuta costante anche nei SIC del capoluogo (Stagni di Belangero, Valmanera) e di Rocchetta Tanaro (Verneto e sito coincidente con il parco naturale). Si tratta di aree, comprese nella Rete Natura 2000, la cui gestione è stata attribuita dalla Regione all’Ente Parco.
“La superficie dei quattro SIC – sottolinea il capo della vigilanza Carlo Carbonero – è vasta (4 mila ettari complessivi) e le problematiche di gestione da affrontare sono complesse e delicate. I controlli sulla caccia a Valmanera costituiscono l’occasione per un primo contatto diretto col territorio e la popolazione. Non è una problematica grave che pesa sull’habitat, ma in ogni caso non va sottovalutata”.
A breve altre incombenze vedranno impegnati i guardiaparco nei SIC, a partire dalla stagione dei tagli boschivi (1° ottobre – 31 marzo): a Valmanera la componente forestale è molto importante e va gestita con attenzione, senza per questo privare la popolazione di una risorsa importante.
In costante dialogo, ormai da decenni, con gli abitanti del parco e delle aree protette, e da qualche tempo dei SIC, il personale in divisa è qualificato a intervenire anche con sanzioni pecuniarie e, nei casi più gravi, con denunce all’autorità giudiziaria.
Una parte del lavoro nei siti protetti riguarderà la ricerca scientifica sugli aspetti naturalistici (non è da escludere che monitoraggi faunistici e floristici accurati svelino l’esistenza di nuove specie finora non segnalate per queste zone), mentre proseguirà la vigilanza contro l’abbandono dei rifiuti, presenza di mezzi fuoristrada, raccolta funghi, prevenzioni incendi boschivi, autorizzazioni edilizie.
“Alta attenzione – segnala Carbonero – anche sugli Stagni di Belangero, dove ci sono problematiche assai diverse da quelle di Valmanera, tipiche delle periferie urbane e tutt’altro che trascurabili: cave, abbandono rifiuti, abusivismo diffuso”.
Intanto sul sito del Parco (www.astipaleontologico.it) è stata ricavata un’apposita sezione per informare sulle normative volte alla conservazione dei siti di interesse comunitario.
Nella foto: guardiaparco nel SIC di Valmanera