Prevenire gli incendi

Una scintilla e un bosco che va in fumo.
Il Parco Paleontologico Astigiano fa appello, anche quest’anno, alla massima attenzione per evitare comportamenti scorretti. Di seguito consigli e avvertimenti per evitare incendi tra il verde.

 

1) Fuochi per il barbecue, un classico della bella stagione. Quando e dove possibile, utilizzare i punti-fuoco presenti nelle aree attrezzate. Se non ci sono punti fuoco, evitare, per quanto possibile, di realizzare il braciere a terra (si brucia la cotica erbosa, c’è il rischio di dar fuoco all’erba secca circostante), utilizzando in alternativa i bracieri  portatili, molto più semplici e sicuri da usare.
I fuochi dei barbecue e le relative braci devono essere spenti in modo sicuro (sabbia, acqua in abbondanza, ecc.). Le braci, anche se totalmente spente, non devono essere mai disperse, ma  interrate in luogo idoneo o coperte con sabbia. Il luogo deve tornare ad essere come lo si era trovato.

 

2) Abbruciamento delle sterpaglie e dell’erba appena tagliata: rischio elevatissimo!
L’abitudine di “fare pulizia” delle erbacce e dei cespugli nelle case di campagna è un altro dei “classici” dell’estate e, purtroppo, anche una delle principali cause dei numerosi incendi verificatisi in passato anche in Piemonte. La distrazione, la folata di vento improvvisa, le faville spostate dal vento, la siccità perdurante, il “secco” nei boschi e nei campi, tutto può contribuire a trasformare una cosa semplice in una tragedia. E’ necessaria la presenza costante sul fuoco con idonee attrezzature per il controllo e lo spegnimento.
No fuochi nei giorni di vento (anche se venticello leggero), se il fuoco si deve fare per forza (è un alibi, una scusa che non regge più) mantenere distanze adeguate dai boschi, dai cespugliati e dagli ambienti naturali in genere. La normativa prescrive almeno 50 metri, ma se i metri fossero 100 e più, molto meglio.
Attenzione alle eventuali prescrizioni regionali di emergenza (dichiarazione del periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi) di cui viene data pubblicità anche sugli organi di informazione. In questo caso, fuochi banditi ovunque, bisogna farsene una ragione, i danni degli incendi sono sotto gli occhi di tutti (es. Val di Susa…).

 

3) L’abbruciamento dei rifiuti è sempre vietato (è un reato penale) e, al rischio incendi, si aggiunge anche quello di liberare in atmosfera sostanze tossiche e nocive, forse  anche per chi è presente sul fuoco.

 

4) Ultimo classico i mozziconi di sigaretta lanciati dalle auto: rischio di incendio elevatissimo, perché il ciglio delle strade è un luogo solitamente idoneo allo sviluppo di fiamme (scarsa pulizia e manutenzione, foglie secche sempre presenti, ecc.).
L’accensione di un fuoco deve essere assolutamente un gesto di responsabilità, soprattutto se avviene in ambienti naturali.