
02 Ott 2025
Avifauna nei boschi astigiani: una ricerca ventennale conferma l’importanza degli habitat autoctoni
I risultati di una ricerca ventennale sull’avifauna delle aree protette astigiane, condotta in convenzione con il prof. Enrico Caprio e dal Dr. Luca Bajno dell’Università di Torino, sono stati presentati al 22° Convegno Italiano di Ornitologia di Lecce.
L’Ente di Gestione del Parco Paleontologico Astigiano, attraverso questa collaborazione scientifica, ha portato a termine un importante studio che confronta la situazione attuale con quella di vent’anni fa, fornendo indicazioni preziose per la gestione forestale e la conservazione della biodiversità locale. La ricerca, avviata nel 2004 e ripetuta nel 2024, ha permesso di monitorare le comunità di uccelli forestali, registrando 46 specie in inverno e 49 in primavera, per un totale di oltre 3.600 individui osservati. I risultati hanno evidenziato come la struttura e la composizione dei boschi siano determinanti per la ricchezza e la diversità dell’avifauna. In particolare:
- il volume di quercia si conferma il fattore più importante per la presenza di specie specialiste;
- il legno morto, sia a terra sia in piedi, costituisce una risorsa cruciale per picchi e altre specie prioritarie;
- la maturità forestale e l’eterogeneità del sottobosco favoriscono la biodiversità in tutte le stagioni
Un dato di particolare rilievo è la presenza del picchio nero (Dryocopus martius), mai registrato prima nell’area, che testimonia la crescente qualità ecologica di alcuni boschi.
Questa ricerca dimostra come la collaborazione con il mondo accademico sia fondamentale per guidare scelte gestionali basate su dati scientifici. La tutela delle querce autoctone, il mantenimento del legno morto e la diversificazione degli habitat forestali sono azioni concrete che il Parco intende continuare a promuovere. Con questo studio, l’Ente Parco Paleontologico Astigiano rinnova il proprio impegno nella conservazione della biodiversità e nella valorizzazione del patrimonio naturale locale, nella convinzione che ricerca scientifica e gestione sostenibile possano procedere insieme a beneficio della comunità e dell’ambiente.