Life Insubricus, un progetto europeo per salvare il Principe del fango


Life Insubricus, un progetto europeo per salvare il Principe del fango

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Life Insubricus è un ambizioso progetto europeo avviato nel 2020 per salvare il Pelobate, rarissimo anfibio a rischio di estinzione. Il Parco Paleontologico è partner di progetto insieme ad altri Parchi naturali Piemontesi e Lombardi, la Città Metropolitana di Torino e l’Istituto Delta.

Un primo lotto di lavori finalizzati a migliorare i siti riproduttivi del pelobate sono stati realizzati nella Riserva Naturale e Zona Speciale di Conservazione degli Stagni di Belangero a seguito di continui monitoraggi del livello idrometrico: infatti il prezioso rospetto per riprodursi con successo necessità di un particolare regime degli stagni che garantisca acque poco profonde ed un periodo di secca.

A meno di un anno dal precedente evento, nei giorni scorsi sono stati immessi 1.700 girini (larve) di pelobate. Gli erpetologi della Società Eleade, che si occupano degli aspetti scientifici del progetto Life Insubricus, hanno portato negli stagni della Bula di Belangero numerosi contenitori con girini provenienti da due siti riproduttivi: Stagni di Poirino-Favari (in gestione alla Città Metropolitana di Torino) e Paludi di Arsago (nel Parco del Ticino Lombardo). Le dimensioni dei girini erano notevolmente diverse a causa della stato di sviluppo delle larve e della disponibilità di cibo.

Per un migliore ambientamento dopo il lungo viaggio i contenitori sono stati tenuti aperti nell’acqua dello stagno che costituirà la nuova casa dei girini in modo che le acque a diversa temperatura potessero miscelarsi evitando lo shock termico.

Nel luglio 2024 era già stato effettuato un primo evento di ripopolamento con la liberazione di circa 1.400 girini. La maturità sessuale e quindi la possibilità che la popolazione possa stabilizzarsi avviene dopo i 3 anni di età dei pelobati ma già al secondo anno i giovani pelobatini maschi possono in periodo riproduttivo emettere i caratteristici canti. Per verificare il successo dei ripopolamenti effettuati, l’anno prossimo verranno effettuati monitoraggi mirati, registrando le emissioni sonore nell’ambiente acquatico.

La strada è ancora lunga ma siamo fiduciosi… Il principe del fango ce la fara!