Il servizio civile al Museo Paleontologico di Asti crea opportunità di lavoro: è l’esperienza che possono raccontare i ragazzi che attualmente prestano servizio a Palazzo del Michelerio; li si può vedere impegnati nelle visite guidate al museo, tra i fossili e l’acquario preistorico, o come figure di supporto alle attività didattiche che si svolgono al Museo, nella Riserva Naturale di Valle Botto o al Geosito fossilifero di Cortiglione.
“Sono giovani competenti e motivati, bene integrati nella struttura dell’Ente, capaci di comunicare la loro passione ai visitatori: un valore aggiunto per la nostra realtà, fortemente impegnata a far conoscere il patrimonio fossilifero e naturalistico dell’Astigiano” ci dice Graziano Delmastro, direttore del Museo dei Fossili e del Parco Paleontologico.
L’Ente Parco a partire dal 2008 ha accolto decine divolontari e adesso si accinge a formarne altri quattro con il progetto “ACCOGLIERE, INFORMARE, PROGETTARE: UNA RETE PER IL TURISMO E LA CULTURA IN OTTICA DI INCLUSIVITA’ E SOSTENIBILITA’“. Anche quest’anno, ogni singolo progetto è parte di un più ampio programma di intervento che risponde ad uno o più obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e riguarda uno specifico ambito di azione individuato tra quelli indicati nella programmazione del Servizio Civile Universale.
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codice sede da selezionare per il Museo dei fossili è: 158988
Il bando del servizio civile universale si rivolge a giovani tra i 18 e i 28 anni di età, impiegati per un anno e con un rimborso mensile di 507,30 euro netti.
Il referente del progetto è Piero Damarco, paleontologo e conservatore del Museo: “I ragazzi – spiega – svolgono formazione continua e hanno l’opportunità di stare a contatto diretto con i reperti fossili. Tra le mansioni che apprendono vi è, infatti, anche la pulizia, registrazione e catalogazione degli esemplari, beni rari e preziosi che ci ha lasciato l’antico mare. Un’occasione unica per chi è appassionato di paleontologia”.
Affermatosi negli ultimi anni come polo culturale, dotato di spazi suggestivi come l’ex chiesa del Gesù e funzionali come le Aule Didattiche, il Museo coinvolge i ragazzi, in supporto al proprio personale, anche nell’allestimento dei reperti nella sala ipogea, in cui si distinguono i grandi cetacei fossili, e delle mostre temporanee, nella gestione e manutenzione dell’acquario preistorico e nell’assistenza in biglietteria. “E’ anche grazie al servizio civile – ricorda Miroglio – se negli ultimi anni è stato possibile ampliare l’orario di visita al Museo, aumentare il numero di accessi, potenziare l’attività didattica, consolidare eventi e promuovere nuove iniziative”.
Il bando può essere approfondito sul sito web del
Comune di Asti, contattando l’Ufficio Servizio Civile (tel. 0141.399.423/ 0141.399534/ 3341155574) o direttamente l’Ente Parco (0141.592091).